Sindrome dell’intestino irritabile sintomi
La sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo molto comune, che interessa circa il 3-5% della popolazione occidentale e che colpisce soprattutto le donne, sotto i 50 anni di età. Ciò che caratterizza questa patologia è inoltre la cronicità e l’andamento ricorrente.
La sindrome dell’intestino irritabile tende infatti a presentarsi in maniera periodica e si acuisce in determinati periodi. La presenza di forte stress, ad esempio, può accentuarne e peggiorane i sintomi. Non solo, anche un indebolimento del sistema immunitario contribuisce alla manifestazione del disturbo. Per distinguere la sindrome dell’intestino irritabile da un comune mal di pancia o influenza intestinale, è bene conoscerne i sintomi.
Questo disturbo infatti si manifesta con:
- Dolore addominale (che migliora dopo l’evacuazione)
- Alterazione della funzione intestinale (stipsi o diarrea)
- Emicrania
- Irritabilità
- Ansia
- Difficoltà nella concentrazione
- Fibromialgia
- Cistite
- Problematiche nella sfera sessuale
Intestino irritabile rimedi
La sindrome dell’intestino irritabile coinvolge quindi la salute e il benessere complessivo del nostro corpo. Per questo motivo, laddove si avesse il sospetto di soffrire di questa patologia, il consiglio è di intervenire il prima possibile, in modo tale da evitarne un peggioramento. Generalmente, in questi casi, il primo passo è quello di modificare la propria alimentazione. Esistono infatti determinati alimenti che possono accentuare i sintomi e quindi peggiorare la salute dell’intestino.
In secondo luogo, è possibile supportare la nuova dieta con l’assunzione di integratori ad hoc. I prodotti a base di probiotici, ad esempio, rappresentano un ottimo rimedio per combattere e ridurre la comparsa dei sintomi caratteristici. Queste sostanze, infatti, favoriscono l’equilibrio della flora batterica e consentono perciò di migliorare la salute dell’intestino.
I probiotici, in particolare, permettono di ridurre il gonfiore addominale e promuovono una corretta evacuazione. Il miglioramento della salute intestinale ha poi ricadute positive anche sul funzionamento del sistema immunitario, che ne risulta rafforzato. Proprio per questo motivo, l’assunzione di probiotici ha enormi benefici sul benessere complessivo del nostro corpo.
Probiotici per intestino irritabile: cosa scegliere?
Naturalmente, per essere sicuri di ottenere gli effetti desiderati, è bene scegliere con cura il prodotto più adeguato alle proprie necessità. Il nostro consiglio è di preferire in particolare integratori completamente naturali, e quindi privi di sostanze chimiche potenzialmente pericolose per la salute.
Noi di Benessence, ad esempio, suggeriamo di utilizzare Simbiotic. Il prodotto è un integratore alimentare in capsule vegetali costituito da simbiotici, ovvero un mix bilanciato di probiotici e prebiotici che agiscono in simbiosi favorendo l’equilibrio della flora intestinale. Grazie ad un’attenta ricerca abbiamo individuato dei ceppi selezionati di lieviti e batteri vitali, dove abbiamo aggiunto dell’inulina biologica che funge da prebiotico. Questa sostanza, in particolare, assicura la sopravvivenza dei ceppi vitali contenuti nelle capsule e fornisce anche nutrimento ai batteri “buoni” presenti all’interno del colon.
Per consentire ai probiotici e prebiotici di attraversare il pH acido dello stomaco, abbiamo inoltre scelto di utilizzare delle capsule vegetali, in grado di resistere ai succhi gastrici. In questo modo il contenuto all’interno della capsula viene liberato solo una volta raggiunto l’intestino, esplicando al meglio la sua funzione. Simbiotic è adatto a tutti e può essere assunto da tutta la famiglia, sopra i 12 anni di età. Il prodotto non contiene glutine ed altri allergizzanti, è privo di derivati del latte ed è certificato VeganOK. Simbiotic non contiene inoltre né coloranti né aromi artificiali.
Come si usa
Per ottenere gli effetti desiderati, è bene assumere 1-2 capsule al giorno con acqua, preferibilmente lontano dai pasti. È invece sconsigliato assumerle con bevande molto calde. Infine, per una corretta conservazione del prodotto, bisognerebbe mantenerlo a temperatura ambiente evitando di esporlo a temperatura elevate.
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